All'interno di questa guida scoprirai qual è l’ultimo libro di Adriano Sofri in italiano, ma anche un elenco delle 18 opere più vendute dall’autore per farti conoscere tutti i titoli, le ultime uscite e eventuali sconti sul prezzo di copertina confrontando le offerte delle più famose librerie italiane.
Tutti i libri di Adriano Sofri in ordine cronologico
Al fine di agevolare la lettura, qui sotto vedrai una raccolta di libri dello scrittore, dal primo all’ultimo con la data di uscita, per mostrarti i 18 migliori libri di Sofri, Adriano degli ultimi anni da leggere assolutamente nel 2024.
Trama: Il martire fascista, libro di Adriano Sofri, edito da Sellerio. Nel 1927 il ministero dell’istruzione pubblica del governo Mussolini fa appello ai maestri migliori e più fedeli perché vadano nelle «nuove provincie» annesse all’Italia, a Udine, Gorizia e Trieste dove, fuori dalle città, la popolazione è pressoché interamente slovena e dove il regime fascista ha reso obbligatorio parlare solo l’italiano, a scuola, a casa, in chiesa. Fra i primi a rispondere all’appello Francesco Sottosanti, maestro elementare, fra i più fervidi ed esuberanti fascisti della prima ora. Da Piazza Armerina in Sicilia si trasferisce a Verpogliano (Vrhpolje), un paesino sloveno del Goriziano. Lì il 4 ottobre del 1930, il maestro viene ucciso a fucilate in un agguato da due sconosciuti. Ha 38 anni, lascia cinque figli e la moglie incinta di un sesto. L’Italia commossa tributa onoranze solenni al martire fascista, vittima del terrore e dell’odio antitaliano. La salma attraversa la penisola alla volta del paese natale. Intanto, i giornali d’oltreconfine pubblicano notizie sconcertanti: il maestro Sottosanti maltrattava brutalmente alunni e alunne, quando sfuggiva loro una parola slovena arrivava a spalancarne la bocca e sputarle dentro. Ed era tisico. La stampa italiana replica con sdegno, ma le notizie si fanno così circostanziate e insistite che il provveditore agli studi di Trieste comunica che c’è un equivoco, che in effetti c’è stato nell’anno trascorso un maestro che aveva suscitato la ribellione degli alunni e dei genitori per i suoi comportamenti, e comunque era stato subito allontanato. L’equivoco, sosteneva, era dovuto a un caso di omonimia: il maestro ucciso si chiamava Francesco Sottosanti, quello estromesso per i cattivi comportamenti Ugo Sottosanti. Adriano Sofri ha ricostruito questa incredibile vicenda studiando le carte riservate della polizia politica, ascoltando a Piazza Armerina il figlio novantenne del maestro.
Trama: Una variazione di Kafka, libro di Adriano Sofri, edito da Sellerio. Tutto comincia da un errore di stampa, troppo strampalato per richiamare l’attenzione. Cent’anni dopo, l’autore di questo libro lo trova troppo strampalato per non richiamare l’attenzione. Dunque va a rintracciarne l’origine, da una lingua all’altra, da una traduzione all’altra, da una edizione all’altra de La metamorfosi, il racconto “perfetto” di Kafka, del 1915, con il folgorante incipit in cui una mattina Gregor Samsa si trova trasformato in un enorme insetto, mentre il mondo intorno è immutato. E man mano Sofri è sempre più preso dal dubbio che l’errore strampalato non sia un errore, ma una variazione introdotta da Franz Kafka, per migliorare, sia pure con una sola parola, il suo racconto. Finché trova un paio di rimandi testuali, nel diario di Kafka e nelle sue lettere alla fidanzata Felice, che (secondo lui, naturalmente) forniscono la prova certa della sua ipotesi. Non era un errore di stampa, né quello di un redattore editoriale, ma una deliberata correzione di Franz Kafka. Che cos’è una parola? Eh, si fanno guerre per un paragrafo, diceva Voltaire del suo tempo, e nel nostro si fanno guerre ancora più barbare per un versetto. Quella di Kafka non è una scrittura sacra se non nel senso più laico: nel senso letterario. E l’autore si aspetta che lettrici e lettori trovino appassionante il racconto di questa imprevedibile ricerca così come l’ha trovato appassionante e imprevisto lui. E ne ricevano lo stimolo per una ulteriore lettura de La metamorfosi.
Trama: Reagì Mauro Rostagno sorridendo, libro di Adriano Sofri, edito da Sellerio. Questo libro è la cronaca del processo che si è tenuto a Trapani per l’omicidio di Mauro Rostagno. Rostagno è stato assassinato nel settembre 1988 a Lenzi, in provincia di Trapani. Ci sono voluti dunque più di 25 anni per arrivare a una verità processuale, per fare i tanti accertamenti, rilievi, indagini che nei giorni dopo il delitto non si fecero, superare le ipotesi investigative che si sono susseguite dal giorno dell’assassinio - false congetture, depistaggi, ricostruzioni infondate - mentre si è tralasciata l’unica pista che andava seguita da subito e che pure molti indicarono: quella mafiosa. Se si è arrivati a questa verità - che ha visto il 15 maggio 2014 la condanna del mandante e dell’esecutore materiale dell’omicidio - paradossalmente è stato merito del tempo trascorso. Solo l’accertamento di tracce di DNA sul sottocanna del fucile che uccise Rostagno, hanno consentito di provare l’identità dell’assassino, risultanze scientifiche impensabili fino a qualche anno fa. Adriano Sofri ha seguito il processo udienza dopo udienza, dando conto degli interrogatori, delle perizie scientifiche, delle deposizioni dei testi, dei collaboratori di giustizia, delle parti civili, delle arringhe degli avvocati, della requisitoria dei pm, delle domande e osservazioni del presidente della Corte d’Assise.E alla cronaca del processo si intreccia il racconto di una città, Trapani, con la quale poco a poco ha stretto amicizia, le tante persone che ha ascoltato o semplicemente conosciuto o incrociato nella città dei due mari. Racconta Sofri, mentre si susseguono le udienze, soprattutto di Mauro, amico e compagno negli anni di Lotta continua, e poi dopo, le scelte di Rostagno: Macondo, l’India, Trapani e la comunità per tossicodipendenti Saman, l’impegno contro la mafia, le denunce in TV.
Trama: Machiavelli, Tupac e la Principessa, libro di Adriano Sofri, edito da Sellerio. Questo libro è un guazzabuglio. Tratta di Niccolò Machiavelli. Di grandi questioni, e storie piccole, a cominciare da un avverbio di due sillabe che introduce allo stupro frustrato del principe sulla Fortuna. Di Tupac Shakur che andò in carcere e si rinominò Makaveli, in tempo per essere ammazzato. Di Machiavelli che si metteva nei panni di tutti, del papa, dell'imperatore, del Valentino, del capopopolo dei Ciompi e del giovane amante di successo - e perfino nei propri. Tratta anche della politica nel mondo di oggi, di uomini e donne, del ritorno alle origini, alla leggenda di San Francesco e a quella della Costituzione. Della successione, di un papa che succede a un altro abolendo la morte di papa, di un presidente della repubblica che succede a se stesso, di rivoluzionari, agenti segreti e avventurieri che diventano monarchi ereditari senza dichiararlo, e di capi di stato democratici che fondano dinastie. Delle madri costituenti. Di padri ricchi che diseredano i figli e di figli ricchi che rinunciano all'eredità dei padri. Dell'idea di rifare tutto di nuovo, principe nuovo, nuovi sudditi, ripartendo dal marmo grezzo, dalla carta bianca, dai montanari svizzeri, col rischio di finire alla Cambogia di Poi Pot. Dell'odio per la città di Sarajevo, e della crociata contro la montagna di fra' Dolcino, antenato dei NoTav...
Trama: Contro Giuliano, libro di Adriano Sofri, edito da Sellerio. Non è una questione di competenze, è questione di sovranità territoriale. Il corpo delle donne appartiene alle donne, a ciascuna di loro, e non c’è ingerenza umanitaria autorizzata a violare questa sovranità personale fino a che la creatura che cresce dentro il corpo materno non se ne sia staccata. Senza questa ammissione, l’habeas corpus non esiste, se non come diritto di noi maschi per noi maschi
Trama: Chi è il mio prossimo, libro di Adriano Sofri, edito da Sellerio. Il volume contiene tre parti, fra loro collegate dalla stessa domanda sullo stato del mondo - piùesattamente: sulla fine del mondo - e sulla combinazione fra memoria e smemoratezza.Un capitolo si chiede che cosa sia davvero quella “eterogenesi dei fini” che, nonostante l’astrusità, èdiventata così ricorrente nella pubblica conversazione. E che conseguenze abbia, l’idea che irisultati delle azioni umane non corrispondono, e spesso tradiscono e rovesciano, gli scopi da cuisono partite, sul modo di pensare alla politica, e di praticarla.Un capitolo si interroga sull'ottimismo, dunque sul pessimismo. Sull’effetto che la lontananza e lavicinanza, e la grandezza e la piccolezza, esercitano sulla compassione per le sciagure umane,terremoti e “guerre per un paragrafo”. Dunque su chi sia il mio prossimo nel tempo in cui si vede dalontano e si uccide da lontano. E che cosa sia la vita singolare nel tempo delle grandi cifre e dellestatistiche. “Se io compro un biglietto di lotteria, ho una probabilità su - non so, centomila, o unmilione, di vincere. L'improbabilità di una vittoria alla lotteria è enorme. Però succede. Uno vince.Questo basta alle persone per comprare il loro biglietto”.Un ultimo capitolo ripubblica la “Lettera a un aspirante terrorista” (maggio 2007) e commenta icommenti turbolenti che ha suscitato, raccontando una serie sorprendente di precedenti, emostrando i capricci della memoria pubblica e privata. “Non erano pazzi quelli che firmavano gliappelli che oggi si leggono con raccapriccio... La domanda giusta: 'Ma allora non finirà mai?'. Turagazzo forse non puoi capirla, tu sei nel punto in cui la cosa sta solo cominciando - come potrestipreoccuparti di trovare un modo per finirla? Eppure”.
Trama: Le parole del carcere, libro di Adriano Sofri;Karen Hassan, edito da Casini Valter. Il carcere respinge ufficialmente, per regolamento, una serie di linguaggi e questo naturalmente ha un'influenza enorme sulla condizione delle persone, ne fa proprio una genia differente . In una intervista - effettuata presso il Penitenziario di Pisa il 27 ottobre 2004 - Adriano Sofri parla delle forme, dei modi e del significato della comunicazione in carcere: parole, gesti, emozioni e stati d'animo trasformati dalla realtà della detenzione. Oltre all'intervista, il Dvd contiene un apparato di contenuti speciali che ripercorrono la storia del '68 italiano e una testimonianza del 1997 di Adriano Sofri sulla nascita, la storia e lo scioglimento di Lotta Continua.
Autore
Sofri, Adriano
Titolo
Le parole del carcere. Adriano Sofri racconta. Con DVD
Trama: A doppia mandata. Riflessioni sul carcere, la pena, la giustizia appartiene alla categoria Società e scienze sociali, con 32 pagine, edito da Stampa Alternativa, nel Novembre 2019.
Autore
Sofri, Adriano
Titolo
A doppia mandata. Riflessioni sul carcere, la pena, la giustizia
Trama: Il futuro anteriore. Come si scrivono le sentenze appartiene alla categoria Pratiche e procedure penali, con 64 pagine, edito da Stampa Alternativa, nel Novembre 2019.
Trama: Memoria, libro di Adriano Sofri, edito da Sellerio.
Autore
Sofri, Adriano
Titolo
Memoria
Casa editrice
Sellerio Editore Palermo
Pagine
264
ISBN / ASIN
8838906254
EAN
9788838906251
Genere letterario
Studi culturali e sociali
Data di pubblicazione
Giugno 1990
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Qual è l’ultimo libro di Adriano Sofri?
Ti informiamo che il titolo del nuovo libro di Adriano Sofri secondo il nostro catalogo è Il martire fascista, con data di pubblicazione Novembre 2019, edizione Sellerio Editore Palermo, per una lunghezza di 237 pagine.
Dove posso trovare la lista di tutti i libri di Adriano Sofri?
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Qual è la trama dei libri di Sofri, Adriano?
Volendo fare un riassunto, ma senza addentrarci nei personaggi principali o tematiche affrontate nelle sue opere, possiamo dire che ultimamente Adriano Sofri tratta "Biografie e autobiografie".
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Tutti i libri di Adriano Sofri: recensioni degli utenti: 3.8 stelle su 5, per un totale di 19 opinioni espresse.