In questa guida scoprirai qual è l’ultimo libro di Sándor Márai in italiano, ma anche un elenco delle 21 opere più vendute dall’autore per farti conoscere tutti i titoli, le ultime uscite e eventuali sconti sul prezzo di copertina confrontando le offerte delle più famose librerie italiane.
Tutti i libri di Sándor Márai in ordine cronologico
Al fine di facilitare la lettura, qui sotto avrai a disposizione una raccolta di libri dello scrittore, dal primo all’ultimo con la data di uscita, per mostrarti i 21 migliori libri di Márai, Sándor degli ultimi anni da leggere assolutamente nel 2024.
Trama: Il macellaio, libro di Sandor Marai, edito da Adelphi. Otto, il protagonista di questo racconto che segnò l'esordio letterario di Márai, è un formidabile, agghiacciante esempio di abiezione spontanea, naturale e ragionevole: uccidere animali in un mattatoio o soldati nemici in guerra non fa una grande differenza per lui, anzi corrisponde a una sorta di vocazione. Che si manifesterà in seguito in una forma brutale. Anticipando la Figura di Moosbrugger, il memorabile criminale dell'Uomo senza qualità di Musil, Márai ha saputo concentrare in un personaggio l'incontenibile sommovimento psichico che condusse alla prima guerra mondiale e devastò gli anni successivi. Ma racconta tutto questo con la pacatezza, lo scrupolo e la concisione di un cronista - come qualcosa che appartiene a una nuova, terrificante normalità.
Trama: Confessioni di un borghese (Biblioteca Adelphi Vol. 448) appartiene alla categoria Narrativa contemporanea, con 467 pagine, edito da Adelphi, nel Giugno 2020.
Autore
Márai, Sándor
Titolo
Confessioni di un borghese (Biblioteca Adelphi Vol. 448)
Trama: Terra, terra!... (Biblioteca Adelphi Vol. 476) appartiene alla categoria Narrativa contemporanea, con 342 pagine, edito da Adelphi, nel Giugno 2020.
Trama: L'eredità di Eszter (Gli Adelphi Vol. 243) appartiene alla categoria Narrativa contemporanea, con 137 pagine, edito da Adelphi, nel Giugno 2020.
Trama: Sinbad torna a casa, libro di Sandor Marai, edito da Adelphi. Sindbad era lo pseudonimo sotto il quale si celava il narratore ungherese Gyula Krùdy (1878-1933), personaggio leggendario della bohème budapestina, celebre autore di centinaia di novelle e romanzi. Marai lo considerava suo maestro, e lo amò a tal punto che non solo gli dedicò un gran numero di scritti e citazioni sparse, ma ne fece anche il protagonista di questo libro. Dove, in una mattina di maggio, Sindbad esce dalla sua abitazione nel sobborgo di Obuda con l'intenzione, una volta tanto, di tornare presto e provvisto di denaro e regali per la figlia e la moglie. Ma dopo aver ceduto alla tentazione di salire su una carrozza pubblica, i buoni propositi cominciano impercettibilmente a svaporare, perché nell'ondeggiamento a molle rotte di quelle vecchie carrozze a due cavalli di Pest c'era ancora qualcosa che ricordava il ritmo fluttuante e oscillante dell'altra vita , il mondo dell'Ungheria di un tempo. E come in sogno, Sindbad rivisita quel mondo scomparso vagabondando e indugiando nei luoghi che ancora ne conservano le tracce: dal bagno turco, dove Occidente e Oriente si confondevano nella nebbia bollente , ai caffè - isole pacifiche della solitudine, della meditazione, della memoria, dei passatempi silenziosi - a uno di quei ristoranti dove ancora si avverte la sensazione di vita che pervade l'ungherese. Per imboccare infine la via di casa solo verso l'alba - prendendo congedo, forse per sempre, da quella città dove tutto pareva dimezzato.
Trama: La recita di Bolzano (Gli Adelphi Vol. 265) appartiene alla categoria Narrativa contemporanea, con 264 pagine, edito da Adelphi, nel Giugno 2020.
Trama: Il sangue di san Gennaro, libro di Sandor Marai, edito da Adelphi. «A Pasqualino, che aveva sei anni e ogni mattina portava giù l'immondizia, al pescatore monco, perché metteva a tacere il mare, a Santo Strato, perché proteggeva il palazzo e i malati»: a loro Marai dedica il suo «romanzo napoletano» , ambientato nella città dove aveva vissuto dal '48 al '52, prima di partire per gli Stati Uniti. A formare il vasto coro, lacero e sgargiante, che commenta la vicenda intorno alla quale è costruito il libro, sono gli uomini, le donne e i bambini della città, con la loro miseria, il loro lerciume, le loro interminabili chiacchiere, la loro fatica di vivere, il loro orgoglio ancestrale di aristocratici, le loro liti che scoppiano furibonde, teatrali, ritualizzate, da una finestra all'altra, i loro lutti non meno teatrali e urlati, la loro religiosità pagana e superstiziosa, i loro santi arcigni e polverosi dentro le teche di vetro, la loro umanità piagata e ghignante. Un intero popolo che, fra tutte le possibilità, crede che «la più verosimile sia il miracolo» (anche quelli che si dichiarano comunisti, anzi soprattutto loro). Un giorno arrivano a Posillipo due stranieri, un uomo e una donna (inglesi? polacchi?): “displaced persons”, così li definiscono le autorità, profughi. Anche loro, almeno per un po', crederanno che lì possa avvenire il miracolo. Ma un giorno, durante una bufera, l'uomo precipita da un belvedere sfracellandosi sulla spiaggia. Suicidio? Omicidio? Ne sentiremo parlare in tre lunghi monologhi dai quali potremo intuire che cosa abbia significato, per quell'uomo, la condizione dell'esule.
Trama: La donna giusta, libro di Sandor Marai, edito da Adelphi. Al pari delle Braci e di Divorzio a Buda, questo romanzo appartiene al periodo più felice e incandescente dell’opera di Márai, quegli anni Quaranta in cui lo scrittore sembra aver voluto fissare in perfetti cristalli alcuni intrecci di passioni e menzogne, di tradimenti e crudeltà, di rivolte e dedizioni che hanno la stupefacente capacità di parlare a ogni lettore.
Trama: L'ultimo dono. Diari 1984-1989, libro di Sandor Marai, edito da Adelphi. Nel 1984 Marai ha ottantaquattro anni, e vive negli Stati Uniti da più di trenta. Fra il gennaio del 1984 e il febbraio del 1989 scompaiono i due fratelli e la sorella, e anche il figlio adottivo, appena quarantaseienne. Ma soprattutto muore Lola, la donna che è stata la sua compagna per sessantadue anni: Márai, che ha coltivato il sogno impossibile di morire insieme a lei, è costretto a vederla spegnersi lentamente e, dopo averne disperso le ceneri nell'Oceano, a proseguire un'esistenza che ormai non ha più senso. «Scrivevo per lei, ogni singola riga. Non ho più per chi scrivere» annota; il pensiero della «letteratura», dirà più volte, gli provoca ormai solo nausea e disgusto. Eppure - e fin quasi alla vigilia della morte - il vecchio «scrittore ungherese» (ché questo egli sarà sempre, afferma, ovunque egli andrà) continua, in questo monologo ininterrotto che è il suo diario, a registrare annotazioni di ogni genere: aforismi perfetti (la cui acida esattezza ricorda a volte quelli di Cioran); lucide riflessioni sulla letteratura (soprattutto quella ungherese, a cui non smette di interessarsi, ma anche su Conrad, su James, suMarco Aurelio, sul duca di Sully, su Caterina da Siena), sul mondo contemporaneo, sul tema dell'esilio e sulla condizione di esule («L'esule che non torna a casa diventa un personaggio grottesco, se ne sta accoccolato in alto, come lo stilita sulla colonna, e aspetta che arrivino i corvi a portargli da mangiare») - e naturalmente sulla prossimità della morte. SándorMárai scrive l'ultima frase il 15 gennaio del 1989: «Aspetto la chiamata alle armi. Non la sollecito, ma neppure la rinvio. È arrivato il momento». Esattamente un anno prima si era comprato una rivoltella ed era andato più volte in un poligono di tiro per imparare a usarla. Il 21 febbraio, tredici mesi dopo la morte di Lola, si uccide.
Trama: Le braci, libro di Sandor Marai, edito da Adelphi. Dopo quarantun anni, due uomini, che da giovani sono stati inseparabili, tornano a incontrarsi in un castello ai piedi dei Carpazi. Uno ha passato quei decenni in Estremo Oriente, l'altro non si è mosso dalla sua proprietà. Ma entrambi hanno vissuto in attesa di quel momento. Null'altro contava per loro. Perché? Perché condividono un segreto che possiede una forza singolare: una forza che brucia il tessuto della vita come una radiazione maligna, ma al tempo stesso dà calore alla vita e la mantiene in tensione . Tutto converge verso un duello senza spade ma ben più crudele. Tra loro, nell'ombra il fantasma di una donna.
Trama: L'isola, libro di Sandor Marai, edito da Adelphi. Quando la polizia verrà ad arrestarlo sull’isolotto di Locrum, dove è arrivato al tramontosu una barchetta a remi, lo troverà nudo e farneticante: lui, il professor VictorHenrik Askenazi, specialista di lingue anatoliche e titolare di cattedra all’Istituto dilingue orientali di Parigi, si è macchiato di un delitto atroce quanto incongruo, strangolandoa mani nude una signora berlinese che era ospite del suo stesso albergo. Eppurela conosceva appena: uno sguardo provocante e il numero della stanza annunciatoa voce un po’ troppo alta nel chiedere le chiavi al portiere erano bastati perchélui la seguisse su per le scale, in quel torrido pomeriggio, eccezionalmente caldo perla fine della primavera. Un attimo di follia Un raptus omicida Forse. O forse un semplice«superare il limite» – non di molto, via: appena un poco, come egli dice a se stessoe a Dio nel suo ultimo, delirante, lucidissimo dialogo con l’Eterno –, quel limiteche gli uomini e le donne continuamente affiorano negli scomposti, violenti gesti dell’amore.Perché al fondo di ciò che chiamiamo amore c’è proprio questo: il desideriodi distruzione, forse anche di se stessi. Che cos’altro era stato, del resto, il suo rapinosoincontro con Eliz, la misteriosa, equivoca ballerina russa incontrata nel métro, perla quale aveva lasciato la moglie e aveva affrontato il ridicolo e la riprovazione sociale Dopo i primi mesi di esaltata felicità sensuale, Askenazi era sprofondato nella noia,nella insoddisfazione, nel disgusto. Fino al giorno in cui, pur percependo ogni rumore,non era più riuscito a udire il suono della propria voce. E a nulla era valso lasciare la turbinosaEliz e partire per quel soggiorno «in un posticino tranquillo», come gli avevanoraccomandato gli amici, la moglie. Alla fine, sull’isolotto che fronteggia Dubrovnik, Askenazisaprà che nessuna donna potrà mai «dargli la risposta» che insegue da sempre –e saprà che «non esiste appagamento possibile».
Trama: La recita di Bolzano, libro di Sandor Marai, edito da Adelphi. Perché, ora che dopo la rocambolesca fuga dai Piombi potrebbe riprendere la sua esistenza libertina in giro per le corti d'Europa, dove i potenti sono pronti ad aprirgli le porte dei loro palazzi e le donne più belle ad accoglierlo nelle loro alcove, perché proprio ora Giacomo Casanova si trattiene così a lungo a Bolzano, in questa città tanto seria e virtuosa , ordinata e piena di buon senso , e quindi a lui maledettamente estranea ? Perché ha un appuntamento con il destino.
Trama: L'eredità di Eszter, libro di Sandor Marai, edito da Adelphi. Per vent'anni Eszter ha vissuto un'esistenza piana e senza scosse, nella quasi inconsapevole attesa del ritorno di Lajos, il solo uomo che abbia mai amato e grazie al quale ha conosciuto, per un breve periodo, quel senso di allarme continuo che è stato l'unico vero significato della sua vita . Un giorno Lajos torna: Lajos, il bugiardo, il falsificatore, il mascalzone. Lajos che l'ha ingannata sempre, che mente, che aveva detto di amare lei sola e poi aveva sposato sua sorella. Torna nella casa dove Eszter abita con una vecchia parente. Torna a prendersela. Ed Eszter lo sa, sa anche che la storia non è finita, perché non passano gli amori senza speranza.
Trama: I ribelli, libro di Sandor Marai, edito da Adelphi. Le vicissitudini e le avventure di una banda di ragazzi nella tarda primavera del 1918, in una cittadina dell'Alta Ungheria lontana dal fronte, dove però la vita è inquinata dalle venefiche esalazioni della guerra. L'adolescenza come rivolta e iniziazione alla vita.
Autore
Márai, Sándor
Titolo
I ribelli
Casa editrice
Adelphi
Pagine
276
ISBN / ASIN
884591609X
EAN
9788845916090
Genere letterario
Narrativa contemporanea
Data di pubblicazione
Novembre 2001
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Qual è l’ultimo libro di Sándor Márai?
Devi sapere che il titolo del nuovo libro di Sándor Márai secondo il nostro catalogo è Il macellaio, con data di pubblicazione Giugno 2020, edizione Adelphi, per una lunghezza di 37 pagine.
Dove posso trovare la lista di tutti i libri di Sándor Márai?
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Qual è la trama dei libri di Márai, Sándor?
Dovendo fare un riassunto, ma senza addentrarci nei personaggi principali o tematiche affrontate nelle sue opere, possiamo dire che ultimamente Sándor Márai tratta "Letteratura e narrativa".
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Tutti i libri di Sándor Márai: recensioni degli utenti: 4.1 stelle su 5, per un totale di 8 opinioni espresse.