All'interno di questa guida stai per scoprire qual è l’ultimo libro di Vittorino Andreoli in italiano, ma anche un elenco delle 36 opere più vendute dall’autore per farti conoscere tutti i titoli, le ultime uscite e eventuali sconti sul prezzo di copertina confrontando le offerte delle più famose librerie italiane.
Tutti i libri di Vittorino Andreoli in ordine cronologico
Al fine di agevolare la lettura, di seguito proponiamo una raccolta di libri dello scrittore, dal primo all’ultimo con la data di uscita, per mostrarti i 36 migliori libri di Andreoli, Vittorino degli ultimi anni da leggere assolutamente nel 2024.
Trama: Una certa età, libro di Vittorino Andreoli, edito da Solferino. In un mondo dove l’uomo crede di avere in mano il suo destino, corriamo un grande rischio: non ammettere che il filo rosso dell’esistenza si possa indebolire e spezzare e non comprendere gli aspetti positivi di ogni trasformazione a partire dalla bellezza di invecchiare. Vittorino Andreoli racconta la vecchiaia come un capitolo originale dell’esistenza e non come un’età “malata”. Chi ha “danzato a lungo col tempo” ha maggiore capacità di sperimentare la gioia e considerare il piacere. Talvolta è sufficiente un sorriso, un nipote che si mostra interessato ad ascoltare, l’affiorare di un sentimento puro. Il piacere si lega alla tenerezza, a una nuova intimità, alla lentezza di un gioco che impegna tutto il corpo e che si fa sempre più creativo, slegato com’è dai modelli prestazionali della cosiddetta “vita attiva”. Siamo passati dalle generazioni biologiche a quelle psicologiche e, infine, a quelle digitali, che hanno ribaltato i rapporti tra giovani e vecchi, mettendo in crisi l’idea di saggezza e di autorevolezza. Ma è solo recuperando il ruolo cruciale dell’ultima età che possiamo iniziare a riparare la società in cui viviamo.
Trama: Homo Incertus. Il bisogno di sicurezza nella società della paura, libro di Vittorino Andreoli, edito da Rizzoli. La condizione umana è caratterizzata dal bisogno di aggregazione per vincere il senso della paura e dell’insicurezza che si accendono di fronte ai pericoli dell’ambiente, del mondo. Ci sono periodi della storia in cui questi sentimenti si fanno particolarmente intensi e rendono l’esperienza esistenziale ancora più difficile. Se la comunità serve a dare certezze e difesa, si può giungere alla paura di vivere a contatto con gli altri come se un uomo fosse un nemico sempre. E cosi si finisce per rimanere soli mentre si cerca disperatamente un rifugio. Non vi è dubbio che esistono momenti storici e società che danno maggiore sicurezza, che moderano l’incertezza e il dubbio, e altri dove invece si è allertati dai pericoli e si vivono con incertezza persino i sentimenti e le relazioni affettive. Di fronte a questo quadro era necessario che un grande psichiatra affrontasse sistematicamente il tema partendo proprio dalla conoscenza del comportamento umano all’interno della società. Ed è così che il professor Vittorino Andreoli costruisce un’analisi che non vuole essere teorica, ma aiutarci a capire noi stessi e il mondo in cui ci muoviamo. Un’analisi che mostra le sorgenti psicologiche e sociali dell’incertezza, che ci mette davanti gli obiettivi di una sicurezza possibile e di una invece impossibile, poiché l’uomo si trova in un mondo che conosce solo in parte e che non può mai renderlo tetragono e sicuro. Il professor Andreoli, con tutta la competenza e l’umanità di un grande autore, ci suggerisce come gestire l’insicurezza e giunge a mostrarci la nostra fragilità che richiede l’aiuto dell’altro, di un’altra fragilità, e fare così dei legami interumani la via per vincere la paura. Come a dire che due fragilità generano forza. Innescando un processo di legami più ampi che uniscano una comunità, imparando a comprendere invece che a isolare e combattere. Una strategia esistenziale che rende allora l’insicurezza umana uno stimolo a proteggere, provando sicurezza proprio nel d
Autore
Andreoli, Vittorino
Titolo
Homo incertus. Il bisogno di sicurezza nella società della paura
Trama: La storia della psiche in 50 ritratti, libro di Vittorino Andreoli, edito da Centauria. Da Platone a Cartesio, da Wundt a Rorschach, passando per Freud, Jung, Mahler, Basaglia, Jaspers, Kandel e tanti altri, quello che Vittorino Andreoli compone, accompagnato dai ritratti di Andrea Ventura, è un affresco misterioso, sorprendente e in continuo movimento della nostra mente, perché la storia della psicologia e della psichiatria è in parte la storia del nostro mondo e ne è certamente una possibile chiave di lettura.
Trama: La forza del sorriso. La cura della bocca, significati e simboli, libro di Vittorino Andreoli, edito da Marsilio. Nel mondo dominato dalla bellezza, emblema di potere e di successo, un ruolo particolare spetta al sorriso, attraverso il quale si esprime la personalità e si misurano le competenze sociali e comunicative dell'individuo. Indice di simpatia verso l'altro, è però da sempre anche una dimostrazione di forza. Da dove viene questa doppia natura? Come è mutata nel tempo, dando vita a una vera e propria «rivoluzione culturale» che Vittorino Andreoli individua nel modo di concepire il sorriso? Come si collega ai nuovi valori che orientano oggi il nostro stare al mondo e i desideri che nutriamo? Come hanno influito le moderne tecniche odontoiatriche nel migliorare le relazioni sociali e il benessere affettivo? Con linguaggio limpido e grande chiarezza di pensiero, Vittorino Andreoli risale alle origini di questa forma di espressione e analizza i significati simbolici del sorriso, della bocca, dei denti e del bacio. Approfondisce inoltre il ruolo assunto dagli odontoiatri, riflettendo sulle aspettative che riponiamo nelle loro competenze e sulla relazione terapeutica che stabiliscono con i pazienti.
Autore
Andreoli, Vittorino
Titolo
La forza del sorriso. La cura della bocca, significati e simboli
Trama: Il futuro del mondo, libro di Vittorino Andreoli, edito da Rizzoli. Lo psichiatra dà voce alla confusa ricerca di senso di un'umanità che sembra aver dimenticato l'unica cosa che ci dà benessere: il piacere della socialità. Dopo aver smascherato lo stupore, lo sbalordimento, che caratterizza l'essenza dell’homo stupidus stupidus, Andreoli utilizza alcuni personaggi narrativi per dare voce alle fragilità del nuovo millennio. L'aumento della disoccupazione, l'incapacità di appropriarsi di quel tempo rimasto libero, la fuga dalle relazioni e soprattutto la resa alla distrazione continua per evitare di pensare: attorno a questi nuclei Andreoli costruisce dei monologhi, simili nella forma a delle brevi lezioni, alternati a pagine profondamente autobiografiche, vere, dense di preoccupazione per la condizione umana e per il significato stesso dell'uomo nel mondo.
Trama: Il rumore delle parole, libro di Vittorino Andreoli, edito da Rizzoli. Al ventiduesimo piano di un condominio di periferia vive un vecchio. Non esce mai, non incontra nessuno, nemmeno i figli o i nipoti lo vanno a trovare. Il mondo che sta là fuori gli è estraneo, eppure lui sente che, pur non avendo più alcun ruolo sociale, la sua esistenza ha ancora un senso. Del resto, che la vecchiaia inizi a sessantacinque anni è una pura convenzione stabilita dalla società fondata esclusivamente sul lavoro e sul denaro. Così si siede davanti a un microfono e, invece di rompere la sua solitudine varcando la porta di casa diretto al bar o ai giardinetti, apre la porta verso l'universo virtuale ed entra nella rete. Con grande sospetto e incertezza racconta le sue riflessioni su alcune parole che hanno riempito la sua esistenza. Democrazia, assurdità, bellezza e vecchiaia: sono questi i termini attorno a cui costruisce quattro lezioni virtuali. Le sue sono parole al vento o c'è qualcuno disposto ad ascoltarlo? Con un certo stupore il vecchio scopre che il suo pubblico cresce lezione dopo lezione. Abbattuto il muro che lo escludeva da qualsiasi relazione, si rende conto di avere di nuovo una voce. Sa di essere fragile, ma è proprio quella fragilità a renderlo più umano. Nella dimensione del noi che emerge a poco a poco, capisce che l'unica cosa che conta davvero è il presente e che vivere non è parlare, ma correre da chi ha bisogno . Parole vuote? Parole come semplice rumore? Vittorino Andreoli mette in scena in queste sue nuove pagine un teatro della verità a tratti autobiografico. Smaschera i pregiudizi del nostro tempo, che considera la vecchiaia com
Trama: Homo stupidus stupidus. L'agonia di una civiltà, libro di Vittorino Andreoli, edito da Rizzoli. È possibile scongiurare l'agonia in cui sta scivolando la nostra civiltà? Che ne è dell'uomo quando smarrisce i benefici garantiti dalla parte più evoluta del suo cervello? Quando delega le sue funzioni ad appendici digitali, vere e proprie protesi, innescando una regressione che cancella ogni traccia del salto evolutivo per cui è stato definito sapiens sapiens, diventando stupidus stupidus? Quando la nostra mente perde progressivamente la razionalità e l'affettività, e intanto muore l'etica, muoiono gli dèi, che vengono sostituiti dal denaro e dal successo? Vittorino Andreoli sa che l'uomo si può rompere , come psichiatra ha seguito e curato molti pazienti aiutandoli a sollevarsi dalle loro cadute. Ecco perché non ha perso la fede nell'uomo e nelle sue possibilità. In queste sue nuove pagine vuole lanciare un allarme e spingerci a riflettere sulla regressione del nostro tempo, che rischia di cancellare le conquiste che hanno segnato la storia dell'Occidente. Convinto che la morte di una civiltà possa essere osservata e testimoniata, e che se ne possano indicare i segni premonitori, mette a fuoco tre comportamenti talmente diffusi da essere diventati regole: la distruttività, la caduta dei princìpi primi che sono alla base del vivere sociale e l'uomo senza misura. Intorno a questi tre grandi temi, svolge la sua analisi arrivando alla conclusione che l'uomo vada ormai escluso dall'ambito della sapienza. Il tratto che oggi lo definisce meglio è l'essere stupidus, secondo il significato etimologico, che condivide la radice con stupore . Lascia infatti attoniti, sbalorditi,
Trama: Beata solitudine. Il potere del silenzio, libro di Vittorino Andreoli, edito da Piemme. In questa riflessione affascinante - che non disdegna di soffermarsi anche sulle scelte radicali del monachesimo in tutte le religioni - lo psichiatra Vittorino Andreoli ci avverte che il silenzio è l'unica azione rivoluzionaria che può riportare equilibrio al nostro vivere. L'uomo è l'unico tra i viventi ad avere la peculiarità di guardarsi dentro . E in questa sua capacità di introspezione giunge alla consapevolezza di essere lo straordinario frammento di una gigantesca realtà che sconfina nell'infinito. Si rende conto non solo di essere fragile, ma di essere «un frammento di polvere fragile». In tempi di ipertrofia dell'informazione e di spreco delle parole, «il silenzio parla, proprio perché non dice, e se in esso non si conosce tutta la verità, tuttavia si giunge alla certezza che la verità esiste». Solitudine e silenzio sono dunque necessari per un'igiene della psiche, per un'ecologia dello spirito, per nutrire una relazione feconda con se stessi, ritrovando così, nei rapporti con gli altri, quell'armonia spesso compromessa da aggressività e violenza, abusi e nevrosi. Andreoli denuncia il delirio delle metropoli contemporanee, mettendo in guardia dai danni dell'eccessiva mondanità, dell'ipocrisia delle relazioni, dell'iper-connessione virtuale. Ecco allora l'assoluta necessità di ritrovare una dimensione contemplativa della vita per riacciuffare il senso delle nostre esistenze e per dare spazio «a quel monaco che si nasconde nel profondo di ciascuno di noi, al suo bisogno di solitudine e di mistero, perché una vita pienamente umana non può fare a meno dell'invisib
Trama: I principi della nuova psichiatria, libro di Vittorino Andreoli, edito da Rizzoli. La mia vita di psichiatra si è svolta in un periodo storico fatto di tante psichiatrie (persino di una definita democratica), segno che non esisteva la psichiatria. In questo clima, non potevo che costruire la mia psichiatria. Sono passati cinquantotto anni da quando il professor Vittorino Andreoli è entrato nell'ambiente psichiatrico. Un periodo di intensa e appassionata professione, con modificazioni profonde sulla concezione delle malattie della mente: nascita di nuovi disturbi, scoperte scientifiche sul cervello e in particolare sulla sua parte plastica che si lega in maniera specifica alla psichiatria. È diventato chiaro che la normalità non può essere considerata la misura per la follia, poiché sovente una condizione si interseca con l'altra, in funzione degli ambienti e delle condizioni sociali. È anche per questo che serve uno psichiatra frammentato capace di avvalersi di altre competenze, seguendo la metafora dell'orchestra. Uno psichiatra che deve entrare in relazione e con-partecipare i vissuti del paziente per impedire che un disturbo mentale si trasformi in una tragedia. Soltanto da una così lunga esperienza in Italia e nei Centri internazionali potevano emergere i nuovi princìpi per curare i dolori della mente.
Trama: La mia corsa nel tempo. Romanzo di una vita appartiene alla categoria Biografie e autobiografie, con 556 pagine, edito da Rizzoli, nel Gennaio 2020.
Trama: La nuova disciplina del bendessere: Vivere il meglio possibile (I nodi) appartiene alla categoria Medicina tradizionale e rimedi erboristici, con 249 pagine, edito da Marsilio, nel Gennaio 2020.
Autore
Andreoli, Vittorino
Titolo
La nuova disciplina del bendessere: Vivere il meglio possibile (I nodi)
Trama: L'educazione (im)possibile. Orientarsi in una società senza padri appartiene alla categoria Consigli per l'educazione, con 212 pagine, edito da Rizzoli, nel Gennaio 2020.
Autore
Andreoli, Vittorino
Titolo
L'educazione (im)possibile. Orientarsi in una società senza padri
Trama: Il Gesù di tutti: Vite, morti e resurrezioni dell'uomo che si fece Dio appartiene alla categoria Cristianesimo, con 431 pagine, edito da EDIZIONI PIEMME, nel Gennaio 2020.
Autore
Andreoli, Vittorino
Titolo
Il Gesù di tutti: Vite, morti e resurrezioni dell'uomo che si fece Dio
Trama: Lettera a un adolescente appartiene alla categoria Famiglia e relazioni, con 150 pagine, edito da BUR Biblioteca Univ. Rizzoli, nel Gennaio 2020.
Trama: Dialogo tra uno psichiatra e il suo paziente, libro di Vittorino Andreoli, edito da Rizzoli. Undici sedute di psicoterapia raccontate e vissute in un dialogo incalzante tra uno psichiatra e il suo paziente. Mentre diminuisce l'angoscia del paziente cresce quella del terapeuta che dichiara di non poter più proseguire, come se si fosse trasformato nel malato e il paziente avesse indossato il camice della cura. Una metamorfosi inattesa che porta lo psichiatra al silenzio. Nello studio di psicoterapia aleggia il tema del senso della cura, quello della difficile definizione di malato e di terapeuta e il ruolo di un mondo che gira attorno in maniera forsennata e folle. Una storia in cui il lettore diventa ora paziente e ora psichiatra, in uno scambio continuo che mette in crisi la stessa identità di malato. Del resto tutto nel mondo ha perso identità e senso. E tutti sono malati compreso lo psichiatra che ora tace e chiude quello studio per sempre. Un racconto, o forse un diario, che ci porta a rivivere quei dialoghi come si fosse distesi su un lettino dentro se stessi alla ricerca di un senso che dica almeno se si è malati o sani di mente. Una saggio sulla condizione umana e una riflessione che non riguarda solo la psichiatria e la psicanalisi, ma la follia del mondo e dell'uomo dentro il mondo.
Trama: I miei matti, libro di Vittorino Andreoli, edito da Rizzoli. Andreoli si è dedicato alle ricerche sul cervello presso diverse università, è stato testimone e protagonista della rivoluzione della psichiatria, che passava dalle terapie della morte , come l'elettroshock, alla scoperta degli psicofarmaci e a una nuova concezione del funzionamento del cervello e della malattia mentale. In seguito, avrebbe diretto lui stesso un ospedale psichiatrico, scontrandosi con le abitudini radicate (come quella di legare i malati) e anche con le pericolose fughe in avanti (che hanno portato alla chiusura dei manicomi). Questo libro è un viaggio nella scienza, il bilancio di una vita e un appello a quel sentimento di umanità e partecipazione che sempre deve animare il rapporto tra lo psichiatra e i suoi matti .
Autore
Andreoli, Vittorino
Titolo
I miei matti. Ricordi e storie di un medico della mente
Trama: Capire il dolore. Perché la sofferenza lasci spazio alla gioia appartiene alla categoria Malattia e problemi personali, con 312 pagine, edito da Rizzoli, nel Gennaio 2020.
Autore
Andreoli, Vittorino
Titolo
Capire il dolore. Perché la sofferenza lasci spazio alla gioia
Trama: Istruzioni per essere normali. Comprendere le follie quotidiane per dare armonia alla propria vita appartiene alla categoria Psicologia, con 177 pagine, edito da Rizzoli, nel Gennaio 2020.
Autore
Andreoli, Vittorino
Titolo
Istruzioni per essere normali. Comprendere le follie quotidiane per dare armonia alla propria vita
Trama: Dalla parte dei bambini. Per difendere i nostri figli dalla violenza appartiene alla categoria Studi culturali e sociali, con 160 pagine, edito da Rizzoli, nel Gennaio 2020.
Autore
Andreoli, Vittorino
Titolo
Dalla parte dei bambini. Per difendere i nostri figli dalla violenza
Trama: E vivremo per sempre liberi dall'ansia appartiene alla categoria Autostima, motivazione e capacità cognitive, con 154 pagine, edito da Rizzoli, nel Gennaio 2020.
Trama: Voglia d'ammazzare. Analisi di un desiderio appartiene alla categoria Famiglia, salute e benessere, con 286 pagine, edito da Rizzoli, nel Gennaio 2020.
Autore
Andreoli, Vittorino
Titolo
Voglia d'ammazzare. Analisi di un desiderio
Casa editrice
Rizzoli
Pagine
286
ISBN / ASIN
8817660183
EAN
9788817660181
Genere letterario
Famiglia, salute e benessere
Data di pubblicazione
Marzo 1996
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Qual è l’ultimo libro di Vittorino Andreoli?
Devi sapere che il titolo del nuovo libro di Vittorino Andreoli secondo il nostro catalogo è Una certa età. Per una nuova idea della vecchiaia, con data di pubblicazione Gennaio 2020, edizione Solferino, per una lunghezza di 201 pagine.
Dove posso trovare la lista di tutti i libri di Vittorino Andreoli?
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Qual è la trama dei libri di Andreoli, Vittorino?
Al fine di fare un riassunto, ma senza addentrarci nei personaggi principali o tematiche affrontate nelle sue opere, possiamo dire che ultimamente Vittorino Andreoli tratta "Studi culturali e sociali".
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